Pompilio Turtoro
I Crotonesi più lontani dalla musica leggera forse non conoscono il loro concittadino, noto per essere dal 1998 collaboratore e autore di alcune canzoni scritte per i Nomadi (Una Storia da raccontare, Buonanotte ai sognatori, Come un fiume, Lo specchio ti riflette, Rubano le fate) e per i concerti tenuti nei pub e nelle serate di musica in città con la sua Band.
"Era tutto sotto gli occhi dei medici, fin dal primo giorno in cui abbiamo messo piede al pronto soccorso. Possibile che non ci sia stato un solo dottore attento? Nessuno di loro ha notato tutti questi sintomi?"
Un figlio racconta l'agonia della propria madre che si vede più volte respinta dai medici del pronto soccorso perchè affetta, secondo loro, da una semplice bronchite, mentre tutta la città si prepara alla festa del Santo. I sintomi, però, sono quelli di una rara malattia (la sindrome di Guillain-Barré) che presa in tempo può essere curata. Sono i figli e i familiari ad accorgersi dei rapidi peggioramenti della donna e ad insistere di essere ricoverata, ma sarà troppo tardi. Quando le luci della città vestita a festa si spegneranno, ogni speranza ormai sarà consumata: Niente di grave
L'autore Cotonese si è cimentato in un'impresa non facile: quella di mettere nero su bianco sotto forma di romanzo, i sentimenti, le emozioni e le sofferenze che scaturiscono dal distacco traumatico con la persona più cara che si ha al mondo, la mamma.
Ambientato sl Sud, in un luogo dove tutto è familiare ma nessun posto è definito, se non un ospedale e una festa patronale.